Dal 1968 al 1998: il lungo "superamento" dell'istituzione psichiatrica |
allegati:
“Dalla Legge 180 alla chiusura delle aree degli ex Ospedali Psichiatrici. Da operatori a educatori.”, una tesi di Stefania Tedde. |
marzo 2002: il monumento ai degenti dell'ospedale psichiatrico |
"Istituto Psico-Medico-Pedagogico Villa Azzurra - I bambini negli ospedali psichiatrici di Torino", una tesi di Barbara Galligani.
“Dalla Legge 180 alla chiusura delle aree degli ex Ospedali Psichiatrici. Da operatori a educatori. (La realtà degli Ospedali Psichiatrici di Collegno e Grugliasco. Il mutamento del ruolo dell’educatore: un percorso nel tempo all’interno delle Comuntà Alloggio dell’ex O.P)." Una tesi di Stefania Tedde
1960
Nel corso degli anni 1960 si modifica profondamente il contesto sociale e politico; nuove correnti psichiatriche mettono al centro del loro interesse l'uomo con le sue esigenze e motivazioni. Nel corso del medesimo periodo alcuni fattori, al di là dei conflitti ideologici,contribuiscono a determinare il progressivo svuotamento degli Ospedali Psichiatrici e la cessazione della loro funzione storica. Anzitutto è fondamentale la scoperta e l'introduzione degli psicofarmaci negli Ospedali Psichiatrici e nei servizi ambulatoriali. Vengono inoltre attivati ed iniziano ad operare i C.I.M. (Centri di Igiene Mentale), che sono rapidamente potenziati; sono aperti i servizi di Neuro-Psichiatria Infantile e si potenziano i Servizi Socio.Assistenziali. Franco Basaglia inizia da Gorizia un rinnovamento che modificherà profondamente le condizioni dei malati di mente ed il destino delle istituzioni che li ospitano. In contraddizione e conflitto con il nuovo modo di concepire la psichiatria, a Collegno si costruisce un nuovo padiglione dell'Ospedale Psichiatrico "Ville Regina", denominato "Villa Rosa" e nell'area dell'Ospedale di Grugliasco si inizia la costruzione di un nuovo padiglione, che non sarà mai utilizzato come ospedale psichiatrico. I ricoverati sono circa 5000, nelle varie case, ma le nuove risposte che offre un ambiente socio-culturale e scientifico ormai profondamente mutato determinano un calo costante dei ricoverati in ambiente psichiatrico.
1968
Viene
approvata la legge 431 sull'assistenza psichiatrica e sulla salute mentale,
sulla base di un progetto di legge presentato dal ministro Mariotti. Viene
abrogato l'articolo 604 del Codice Rocco del 1931, che imponeva l'iscrizione dei
malati di mente sul Casellario Giudiziario, si rendono possibili i ricoveri
volontari, viene introdotta la figura professionale dello psicologo negli
Ospedali Psichiatrici.
1969
Vengono aperte le prime Comunità terapeutiche, a Torino nell'Ospedale di via Giulio dal dottor Giuseppe Luciano e nell'Ospedale di Collegno dal dottor Enrico Pascal.
1970
In seguito ad un accordo tra il Presidente della Provincia di Torino Borgogno e la Presidente dell'Opera Pia Ospedali Psichiatrici Anna Maria Vietti, vengono attuati i "Servizi Psichiatrici di Zona"; in seguito a questo accordo, per cui la Provincia mette a disposizione le strutture e l'Opera Pia il personale, diventa possibile l'apertura degli Ambulatori Psichiatrici sul territorio.
Viene aperto un "Atelier di libera espressione" nell'Ospedale "Ville Regina Margherita" (reparto aperto di Villa Verde) a cura dello psicologo dottor Giorgio Tribbioli, con personale volontario; venne organizzata una mostra di pittura con opere realizzate dai degenti.
1971
Viene
aperto il primo Ambulatorio Psichiatrico territoriale, a Settimo Torinese, dal
dottor Enrico Pascal. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Opera
Pia Ospedali Psichiatrici è Andrea Prele.Viene chiuso il "Reparto aperto degli
Ospedali Psichiatrici", denominato "Villa Verde", che
diventa il reparto 7 dell'Ospedale "Ville Regina Margherita".
1972
Viene aperto il primo ambulatorio psichiatrico sul territorio di Collegno, frazione Regina, in via San Massimo. dal dottor Annibale Crosignani. Gli operatori hanno in carico il Servizio Psichiatrico Territoriale del "Settore 5 Torino-Ovest", che comprende la zona Ovest di Torino, i Comuni di Grugliasco, Collegno, Rivoli e Susa.
allegato: il Settore 5 Torino Ovest
1973
Viene chiuso l'Ospedale Psichiatrico di Torino, situato in via Giulio e popolarmente chiamato "l'albergo dei due pini" (che effettivamente ornavano l'ingresso principale). Le donne ricoverate vengono trasferite a Collegno, Ospedale "Ville Regina", nel nuovo padiglione di "Villa Rosa".
1974
Viene chiuso l'"Istituto Psico-Medico-Pedagogico Villa Azzurra" nell'Ospedale di Grugliasco. Fino ad allora i bambini handicappati fisici o psichici gravi erano ricoverati in Ospedale Psichiatrico: a Villa Azzurra erano ricoverati nel 1970 circa 60 bambini, dai tre ai quattordici anni. I bambini sono in parte restituiti alle famiglie di origine, in parte sono inseriti in altri istituti, altri vengono trasferiti a cura della Provincia di Torino nella Villa del Mainero, ristrutturata per ospitarli.
1978
Il dottor Giuseppe Luciano pubblica, pochi mesi prima dell'approvazione della legge 180, un libro intitolato "Sviluppi dei fondamenti culturali e delle strutture operative della psichiatria nell'evoluzione della medicina dalla clinica all'unità locale, alcuni aspetti della linea di tendenza della riforma dell'assistenza psichiatrica", in cui dimostra con l'appoggio di precise statistiche, il rischio che "i malati di mente, ... reclusi nei Manicomi, ..., con la nuova istituzione psichiatrica, deospedalizzati dai Manicomi, (vengano) prevalentemente "ospitati" nelle strutture ospedaliere convenzionate" (private).
allegato: un estratto: "ALCUNI ASPETTI DELLA LINEA DI TENDENZA PRATICA DELLA RIFORMA DEI SERVIZI PSICHIATRICI NELLA PROVINCIA DI TORINO" del dottor Giuseppe Luciano
Viene proposto un referendum, promosso dal Partito Radicale, per l'abrogazione della legge del 1904, che porta all'approvazione della legge 180 del 13/5/78, sugli accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori. Nello stesso anno viene approvata la legge 833 che prevede lo svuotamento e la chiusura degli Ospedali Psichiatrici, il potenziamento dei Servizi Psichiatrici territoriali e l'apertura dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura negli Ospedali Civili per i necessari periodi di ricovero, gestiti dalle Unità Sanitarie Locali di nuova istituzione. Cade la centralità del momento ospedaliero, il ricovero è previsto solo in casi particolari, sia volontario che obbligatorio. L'assistenza psichiatrica non è più di competenza della Provincia ma della Regione, si vieta la costruzione di nuovi Ospedali Psichiatrici, si sancisce il rispetto per la dignità e la libertà della persona. Le leggi 180 e 833 non toccano l'organizzazione e l'esistenza dei "manicomi giudiziari" e sovente non sono applicate se non in minima parte. Viene chiuso l'Ospedale Psichiatrico di Savonera.
Tra
i vari problemi relativi ai progetti di superamento degli Ospedali psichiatrici,
il prof. Agostino Pirella, Sovrintendente agli O.P., sottolinea quello degli
anziani e degli handicappati. Il problema dell'assistenza agli ex ricoverati in
Ospedale Psichiatrico nel corso degli anni è condizionato dal conflitto tra chi
ripropone una gestione di tipo ospedaliero e chi propone una gestione fondata
sull'apertura di Comunità-Alloggio con finalità risocializzanti e
riabilitative, gestite in modo non istituzionale.
1979
La chiusura delle varie sedi ospedaliere è resa possibile dalla costante riduzione del numero dei degenti, che nel corso degli anni ha avuto il seguente andamento:
1968: 4.633 1972: 3.385 1976: 2.684
1969: 4508 1973: 3.037 1977: 2.492
1970: 4.054 1974: 2.937 1978: 2.176
1971: 3.634 1975: 2.834 1979: 1.710
Nella prima "Bozza per un progetto di superamento degli OO.PP. di Torino" il prof. Agostino Pirella propone la costituzione di "comunità protette per handicappati, con conduzione non istituzionale e finalità riabilitative", propone ed attua un censimento degli handicappati ricoverati nei reparti dell'Ospedale Psichiatrico.
1980
Gli Ospedali di Collegno e di Ville Regina Margherita sono unificati con la denominazione "Ospedale di Collegno".
Nasce la prima Comunità handicappati
presso il
reparto 6 dell'Ospedale "Ville Regina", promossa dal dottor Luigi Tavolaccini, con 8 ospiti dai 20 ai 30 anni di età. Entra per la prima volta in
O.P. la figura dell'Educatore Professionale.
allegato: IL PROGETTO HANDICAPPATI
allegato:
1982
Presso l'Ospedale "Ville Regina Margherita viene costituito dall0o psicologo dottor Giorgio Tribbioli il primo Centro Sociale denominato "Centro Sociale Ville Regina Margherita", nei locali del piano terreno dell'ex reparto 7. Le attività riabilitative e risocializzanti del Centro, tra cui una scuola elementare statale per adulti, un atelier di arte-terapia e molte altre iniziative, confluiranno nel Centro Sociale Basaglia, aperto alcuni anni dopo.
relazione su un anno di attività del Centro Sociale Ville R.M
documenti del "Centro Sociale Ville Regina Margherita"
1983
Vengono aperte altre comunità per handicappati psico-fisici dimessi dai reparti: inizia il "Progetto Handicappati" sorto per restituire dignità a persone che un tempo erano ricoverate in manicomio in modo indiscriminato. Apre il Centro Sociale Basaglia con funzioni risocializzanti e riabilitative.
1984
Il Comitato di Gestione dell'USSL 24 delibera la chiusura della sede ospedaliera di Grugliasco.
1888
Viene rinnovata e potenziata l'Unità Terapeutica Diurna come valido strumento di superamento dei reparti d'ospedale psichiatrico ancora esistenti.
allegato: una relazione sull'Unità Terapeutica Diurna
1992
E'
aperta e potenziata la nuova sede del Centro di Salute Mentale, presso il
poliambulatorio di via Oberdan. Viene aperto un Centro Terapico Psichiatrico per
12 posti residenziali al "Barrocchio", uno dei pochi esistenti in
Regione. Viene aperto in Corso Francia il Centro psico-socio-riabilitativo
rivolto sopratutto ai giovani. L'ex reparto "1/12" di Collegno,
opportunamente ristrutturato, è trasformato in Centro diurno e residenziale :
ospita altri 20 handicappati dimessi dall'Ospedale Psichiatrico. Ancora 10
handicappati ex ricoverati nei reparti sono inseriti nel nuovo Centro
Residenziale aperto in seguito alla ristrutturazione dell'ex reparto 6 delle
"Ville Regina"
1993
Vengono aperte nuove Comunità per anziani e psicotici per complessivi 65 posti nell'ex reparto 6 di Collegno, adeguatamente ristrutturato.
Viene aperto un Centro Diurno socio-terapico per gli ospiti delle Comunità Handicappati, sul territorio di Collegno.Gli ospiti delle Comunità del Progetto Handicappati, tutti dimessi dai reparti, negli ultimi due anni sono aumentati di 40 unità per un totale di 103 persone.
E' istituito un "Centro di ascolto e di appoggio psicoterapeutico" per gli ospiti delle varie comunità, i loro familiari, il personale ed i volontari.
allegato: il Centro di ascolto e di appoggio psicoterapeutico, rassegna stampa
E' attuato un Corso di aggiornamento e formazione per i Volontari e viene potenziato il servizio di coordinamento dei Volontari che operano nelle varie realtà dell'USSL a favore degli utenti.
Viene potenziata l'attività del Centro Sociale Basaglia e viene aperto un Centro d'incontro e bar.
Vengono
soppressi gli ultimi 4 reparti in cui erano ancora ricoverate circa 100 persone
di età superiore ai 60 anni, tutte collocate in comunità terapeutiche.
1996
allegato: Una comunità da "Otto Stelle"
1997/1998
Dopo l'avvio del Dipartimento di Salute Mentale, diretto dal Prof. Pier Maria Furlan, si impone la necessità di superare definitivamente l'Ospedale Psichiatrico tramite la chiusura delle ultime comunità che ancora esistono all'interno dell'ex ospedale e la contemporanea apertura di strutture di varia tipologia, quali comunità esterne, alloggi supportati, inserimenti eterofamiliari...
marzo 2002
marzo 2002: il monumento ai degenti dell'ospedale psichiatrico
“Dalla Legge 180 alla chiusura delle aree degli ex Ospedali Psichiatrici. Da operatori a educatori. (La realtà degli Ospedali Psichiatrici di Collegno e Grugliasco. Il mutamento del ruolo dell’educatore: un percorso nel tempo all’interno delle Comuntà Alloggio dell’ex O.P).", Una tesi di Stefania Tedde
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